Ci pensavo da un po’: sarebbe ora di riprendere in mano i capolavori di Dostoevskij. Ma quando? Ma come? In questi mesi sto leggendo di tutto, sempre più di un libro alla volta, spesso senza un ordine evidente o nascosto. Ma in fondo un po’ mi mancano le “letture a tappe forzate”, vere e proprie imprese eroiche… La “Storia di Roma” Einaudi, la “Storia della decadenza e caduta dell’Impero Romano” di Edward Gibbon, la “Biblioteca” di Fozio, “Giuseppe e i suoi fratelli” di Thomas Mann… Tanta roba!
E nulla di meno sarà la lettura a tappe forzate di “Delitto e castigo” di Dostoevskij, già letto ai tempi del liceo. L’idea è di affrontarlo – di goderlo – 5 pagine al giorno, dal primo settembre alla fine di dicembre. 621 pagine nell’edizione de I Grandi Libri Garzanti, per la traduzione di Giorgio Kraiski, in 122 giorni (da un calcolo veloce ho capito che negli ultimi giorni dovrò portare a 6 pagine la dose quotidiana, per far quadrare i conti).
L’opera è divisa in 6 parti seguite da un epilogo: dunque 7 parti in totale. Sarebbe bello condividere questo viaggio di carta con altri lettori (con la libertà di leggere il libro in altre edizioni e traduzioni) e fare il punto alla fine di ciascuna parte: impressioni, note, dubbi, riferimenti, incroci e quant’altro…
Chi trascorrerà i prossimi 4 mesi in compagnia di Raskòl’nikov?