
Il 27 febbraio del 2004, giusto alla vigilia del mio primo matrimonio (la settimana dopo mi sarei sposato per la seconda volta, sempre con la stessa donna…), usciva in edicola il n. 8 dell’anno IX di Diario.
In copertina, nella fascetta in basso, c’era il richiamo a un articolo pubblicato alle pagine 46-49, intitolato “Il grande giocatore Pottinger”. Era il mio primo articolo pubblicato su un giornale che non fosse di informatica e, soprattutto, che portasse la mia firma.
Allora non lo sapevo ancora, ma avevo un radioso futuro alle spalle.
Trascorsi 15 anni, è già tempo di un primo bilancio. Inutile indorare la pillola. Non ho ottenuto quello che volevo. Non ho raggiunto l’obiettivo che mi ero posto. Non vivo di giornalismo. Addirittura non ho nemmeno un lavoro. Eppure.
Eppure rimane vero (almeno per me, e tanto mi basta) quello che avevo scritto sulla copia che avevo appeso all’ingresso della casa in cui abitavamo a quel tempo. Sono gli ultimi versi di una poesia di Kavafis, intitolata “Το Πρώτο Σκαλί”, ovvero “Il primo scalino” (o “gradino”).
La dedico (ancora) a me stesso per festeggiare 15 anni di sconfitte.