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Belpais

Dio legge nei cuori. Io leggo El País

libri

Cinquantadue

31 Dicembre 2018 by Saul

Quella che segue è la lista dei libri che ho letto nel 2018. Si apre con la Bosnia dell’amica Simona Silvestri per chiudersi con l’Unione Sovietica dell’amico Gian Piero Piretto. In mezzo c’è un po’ di tutto: gialli, saggi sull’antico Egitto e – novità quasi assoluta per me – graphic novel.

Libri
  • SILVESTRI, Il paese che non c’è
  • DEXTER, Il segreto della camera 3
  • PIRAS, Nati in via Madre di Dio
  • COSMACINI, Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville
  • MARZO MAGNO, Missione grande bellezza
  • WRIGHT, Gli anni del terrore
  • AA.VV., Il Colosseo
  • CLOS, Mi querido Nilo
  • FRANZOSINI, Rimbaud e la vedova
  • DE WAAL, Un’eredità di avorio e ambra
  • CANFORA, Convertire Casaubon
  • CRICHTON, I cercatori di ossa
  • STANLEY MOSS, Brutti incontri al chiaro di luna
  • LEE, Un momento di guerra
  • ROBECCHI, Questa non è una canzone d’amore
  • FRANZOSINI, Raymond Isidore e la sua cattedrale
  • DEXTER, Niente vacanze per l’ispettore Morse
  • ZENATTI, Una bottiglia nel mare di Gaza
  • LE CARRE’, Un passato da spia
  • TUZZI, Al vento dell’oceano
  • FERMOR, Mani
  • PERUTZ, Il Giuda di Leonardo
  • SIMENON, Gli intrusi
  • MONCADA, Il testamento dei fiumi
  • VANDENBERG, Nefertiti
  • CATALUCCIO, La memoria degli Uffizi
  • DE SANTIS, Il calligrafo di Voltaire
  • BONETTI, Things that crawls, fly and bloom at Mystras
  • DEXTER, La morte mi è vicina
  • CHRISTIE, Dieci piccoli indiani
  • PRUDHOMME, La traversata del Louvre
  • VARGAS, L’uomo dei cerchi azzurri
  • DI PASQUALE, Abbecedario ucraino
  • RAUSA, Ognuno riconosce i suoi
  • BILAL, I fantasmi del Louvre
  • TANIGUCHI, I guardiani del Louvre
  • BRODSKIJ, Fondamenta degli incurabili
  • CANFORA, La scopa di don Abbondio
  • HILTON, Orizzonte perduto
  • COZZI, Lo spazio torbido
  • ERVAS, C’era il mare
  • IBARGUENGOITIA, Ammazzate il leone
  • SHAKESPEARE, Enrico V
  • CALASSO, I geroglifici di Sir Thomas Browne
  • SCARLINI, Il Caravaggio rubato
  • QUIRINY, La biblioteca di Gould
  • GRASSI, Scarpe Scarlatte
  • SPOTTORNO – ABRIL, La crepa
  • ANDREU, La statuette d’Ahmès Néfertari
  • SIMENON, I fantasmi del cappellaio
  • ORWELL, La fattoria degli animali
  • PIRETTO, Quando c’era l’URSS

L’immagine è presa da qui.

Filed Under: Lo zibaldone di Saul Stucchi Tagged With: libri

Lucrezio vs McLuhan

9 Giugno 2013 by Saul

Lucrezio
In queste settimane sto leggendo diversi libri contemporaneamente. L’ho già scritto.
Comincio la mattina con Giuseppe e i suoi fratelli di Thomas Mann: ormai sono all’ultimo volume della saga, Giuseppe il Nutritore. Non volendo caricarmi nello zainetto i 700 grammi dell’edizione Meridiani (l’ho pesato ora con la bilancia della cucina) solo per leggermi le sei pagine quotidiane, fotografo con l’iPhone la dose giornaliera e prima di entrare in Magazzeno, seduto in macchina, me la godo.
Poi leggo dieci pagine di Sólo navegaron sus sueños, di Ricardo Sánchez Candelas, nell’edizione cartacea che mi ha regalato l’autore a Toledo. Quando riesco, proseguo nella lettura a tappe dell’Odissea, alternando l’edizione cartacea a quella digitale (entrambe de La Lepre), e leggo dieci pagine de Il manoscritto di Stephen Greenblatt, nell’edizione cartacea di Rizzoli.
Quest’ultimo libro – che sto recensendo a mini-puntate su ALIBI – racconta l’appassionante (e appassionata) ricerca di antichi manoscritti da parte dell’umanista Poggio Bracciolini. Fu lui a riscoprire, probabilmente nell’abbazia di Fulda, il manoscritto con il De rerum natura di Lucrezio. Naturalmente l’originale (cioè la versione fatta scrivere dall’autore) non si è conservata e non ne sappiamo nulla, nemmeno quante volte sia stata ricopiata. È certo che fosse scritta su rotoli. Gli amanuensi medievali ricopiarono l’opera in codici. Noi moderni leggiamo il De rerum natura negli a noi familiari libri cartacei o nella loro versione digitale su ebook. Qui sopra, invece, leggete i primi versi del celeberrimo Inno a Venere in una foto scattata con l’iPhone e filtrata con Instagram. Leggeteli come volete. Rimangono versi bellissimi.
Lucrezio batte McLuhan. Grazie a Poggio Bracciolini.

Filed Under: Lo zibaldone di Saul Stucchi Tagged With: ebook, libri, Lucrezio, McLuhan

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