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Belpais

Dio legge nei cuori. Io leggo El País

Egitto

Akhenaton on my mind

22 Giugno 2020 by Saul

Ieri sera ho visto l’Akhnaten di Philip Glass, trasmesso gratuitamente in streaming dal Metropolitan Opera di New York. Non è stato come assistervi di persona. Stavo scrivendo “ho avuto la fortuna di…”. Beh, no: non è stata fortuna. Mi sono organizzato per tempo e ho aperto il portafoglio, quando un pochino potevo, per concedermi questo godimento due volte, entrambe all’English National Opera Coliseum di Londra (nel 2016 e nel 2019).

Non è stato come in quelle occasioni, ma è stato comunque emozionante. Con l’aggiunta delle interviste ai protagonisti da parte di Joyce DiDonato (che ho sentito cantare all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi nel 2018).

Poi oggi, per caso, ho assistito alla diretta del Museo Egizio di Torino su Facebook dedicata al periodo amarniano. Due giovani egittologi, Martina Terzoli e Alessandro Girardi, hanno raccontato le vicende di Akhenaton e della sua capitale “Orizzonte di Aton”, di Nefertiti e delle loro figlie, della famiglia “allargata” di Amenhotep III e, naturalmente, di Tutankhamon.

Così mi è venuta voglia di tornare a Berlino. Nel frattempo farò un salto a Torino.

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Ma che inglese d’Egitto!

2 Dicembre 2015 by Saul

statua colossale di Akhenaton conservata al Museo del Louvre di ParigiSu consiglio dell’insegnante d’inglese da oggi m’impegno a trovare cinque parole da imparare a memoria (by heart). Le ho individuate in un articolo del Guardian che parla di potenziali nuove scoperte in Egitto, che sarebbero clamorose. Forse dietro (?) la tomba di Tutankhamon si nasconde quella di Nefertiti e chissà che la Grande Piramide di Giza non celi altre stanze rimaste finora inesplorate. “Mah” è il commento del giornalista. Che non sia tutta una montatura a fini pubblicitari (hype) per risollevare le sorti del turismo nel Paese dei Faraoni? Io intanto ripenso alla statua colossale di Akhenaton ammirata lunedì al Louvre. E la mente corre a Londra, dove a marzo verrà rappresentata l’opera Akhnaten di Philipp Glass, per la quale ho già chiesto un accredito (a Milano l’ho ascoltata in forma di concerto e recensita su ALIBI). Dunque devo studiare inglese. Of course.

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In Egitto

18 Agosto 2012 by Saul

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“L’Oriente… Sì, sì, l’ho assorbito. Ne porto in me delle immagini non soggette al tempo, rimaste invariate dai lontani giorni di Iside e degli dèi dalla testa di sparviere”. T. Mann, note a Giuseppe e i suoi fratelli, Mondadori, p. 808

Oggi ho visitato Villa Necchi Campiglio a Milano, bene del FAI. La foto qui sopra ritrae le due sorelle Necchi (“le Gigine”) in Egitto.

GEISF: “Soffriva e, confrontando l’intensità del suo intimo disagio con quella dei più, ne deduceva che nella sua sofferenza si preparasse, come in ventre di donna, il futuro”. (p. 11)

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