Su consiglio dell’insegnante d’inglese da oggi m’impegno a trovare cinque parole da imparare a memoria (by heart). Le ho individuate in un articolo del Guardian che parla di potenziali nuove scoperte in Egitto, che sarebbero clamorose. Forse dietro (?) la tomba di Tutankhamon si nasconde quella di Nefertiti e chissà che la Grande Piramide di Giza non celi altre stanze rimaste finora inesplorate. “Mah” è il commento del giornalista. Che non sia tutta una montatura a fini pubblicitari (hype) per risollevare le sorti del turismo nel Paese dei Faraoni? Io intanto ripenso alla statua colossale di Akhenaton ammirata lunedì al Louvre. E la mente corre a Londra, dove a marzo verrà rappresentata l’opera Akhnaten di Philipp Glass, per la quale ho già chiesto un accredito (a Milano l’ho ascoltata in forma di concerto e recensita su ALIBI). Dunque devo studiare inglese. Of course.